La Virtus è tornata: prova di forza a Brescia (73-87) e adesso è in vetta al campionato
Source: Reggionline
BRESCIA - Rieccola la Virtus delle grandi serate. Quella che in 40' tira un calcio ai problemi e riparte prendendosi la vetta del campionato, e in una notte sola è capace di riaccendere tutti i riflettori sulla stagione che adesso dice prima in serie A e ottava in Eurolega. Ci avrebbero messo tutti più di una firma all'inizio di ottobre e pure più avanti. Anche perché a Brescia, contro l'ex capolista che fino a l'altra sera aveva passato più tempo in testa che a inseguire, i bianconeri non si limitano a vincere. Ma dominano in lungo e in largo. Tecnicamente, tatticamente, atleticamente. Solo la seconda parte del primo quarto, dopo un approccio ottimo, vede Petruccelli e Christon infilare le triple dell'unico mini allungo di casa. Poi è un monologo bianconero, di squadra, di forza e di classe. A lungo sopra il 50% da tre, prima chiave del successo guadagnata con la fluidità del gioco, vittoriosa a rimbalzo anche oltre il 41-34 finale, la squadra di coach Banchi vola con i canestri pesanti dei big e dei presunti gregari. Achille Polonara segna 14 punti con 4/4 da tre, la mano che dalla distanza ha contraddistinto la sua carriera è definitivamente tornata. I suoi canestri nel miglior momento iniziale della Germani sono stati decisivi per riportare l'inerzia dalla parte bianconera. Intorno a un sontuoso Pajola, 10 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, è stato prima Abass l'uomo della fuga, l'11-0 che ha messo la gara nel controllo della Segafredo nel secondo quarto porta la firma delle sue triple pesanti. Poi il solito capitan Belinelli, 17 punti, di cui 13 nel terzo quarto, e 4/4 anche per lui dall'arco nel giorno del 38esimo compleanno. Ma a rotazioni ampie, pur ancora senza Hackett e Cordinier, e Mickey bocciato nel turnover, da tutti è arrivato qualcosa. Anche Lundberg ha infilato canestri pesanti i tutti i sensi, compreso quello che da metà campo alla sirena del 30esimo ha dato il segnale definitivo. Zizic ci ha messo 8 rimbalzi, per difesa e carambole decisivo contro Bilan, a cui non è bastata la doppia doppia, 10+12, per incidere sul match. Minuti da play convincenti anche per Lomazs, e buona difesa da Dobric, così da cancellare sugli esterni i fantasmi di Teodosic e Nedovic, subiti tre giorni prima a Belgrado. L'unico peccato l'espulsione di Shengelia, entrato in campo per chiedere conto a Burnell dell'inutile e antisportiva spinta su Dobric. In testa al campionato e di nuovo da corsa, la Virtus ora aspetta il Panathinaikos per svoltare definitivamente. Stando attenta a evitare ricadute e puntando a tagliare i traguardi prestigiosi e sempre più vicini della sua stagione.