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La ragazza in rianimazione per meningite, centinaia le persone che hanno avuto contatti stretti

La ragazza in rianimazione per meningite, centinaia le persone che hanno avuto contatti stretti

Source: l'Adige.it

BELLUNO. Sarebbero diverse centinaia le persone interessate dal'appello lanciato dalle autorità sanitarie del Bellunese e del Trentino, in seguito al caso di meningite che riguarda una ragazza di 18 anni, di Feltre ma studentessa in Primiero. La giovane pra è ricoverata in terapia intensiva all'ospedale San Martino di Belluno e i suoi contatti stretti necessitano di essere sottoposti alle misure di prevenzione e a tutte le verifiche del caso.

In una nota dell'Ulss Dolomiti, si spiega che la diciottenne sabato 16 marzo ha fatto lezione all'istituto comprensivo in Primiero, dove frequenta l'indirizzo turistico, la sera è stata in discoteca a Tonadico, due giorni dopo è partita con i compagni per una gita di cinque giorni in Germania, conclusasi il 23 marzo. Quello stesso giorno sono comparsi i primi sintomi nella ragazza, sono seguiti gli accertamenti diagnostici e il ricovero nel reparto di malattie infettive a Belluno e quindi in rianimazione.

La situazione, dunque, attraversa i confini provinciali e riguarda in particolare due vallate che vivono quotidianamente contatti stretti e una significativa osmosi, il Prtimiero e il Feltrino.

In discoteca, precisa l'Ulss Dolomiti, la giovane si era recata in autobus.

Per quanto riguarda i residenti in Trentino, l'Apss ha avviato le proprie attività di prevenzione e ha diffuso una nota nella quale si invitano tutte le persone che hanno frequentato la discoteca in quest'occasione a fare riferimento agli ambulatori di igiene pubblica di Tonadico e Borgo Valsugana per avere maggiori informazioni ed eventualmente avviare la profilassi. Gli ambulatori sono aperti dalle 13.30 alle 15 e sono comunque contattabili via mail o telefono: 0439764424, [email protected], 0461755600, 0461 755611, [email protected].

In questi casi, secondo i protocolli e le linee guida nazionali e internazionali, è prevista la profilassi farmacologica, che consiste nella somministrazione di un antibiotico per tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con il malato nei sette giorni precedenti la comparsa dei sintomi (23 marzo).

I meningococchi sono germi che si trovano frequentemente nel naso e nella gola delle persone, dove di solito non causano disturbi o sintomi (portatori asintomatici). In rari casi il meningococco può avere un comportamento aggressivo e determinare una malattia grave. La meningite è la manifestazione più comune della malattia invasiva da meningococco.

Sintomi di meningite sono la comparsa improvvisa di febbre, mal di testa e rigidità del collo, spesso accompagnati da altri sintomi come nausea, vomito, fotofobia (sensibilità dell'occhio alla luce) e stato mentale alterato.

Per parte sua l'Ulss Dolomiti spiega in una nota che il quadro clinico della ragazza ha suggerito il ricovero nel reparto di malattie Infettive dell'ospedale di Belluno con successivo trasferimento, a scopo precauzionale, in rianimazione.

Le linee guida su questa malattia raccomandano la somministrazione di una dose di antibiotico, a scopo preventivo, ai contatti stretti scolastici ed extrascolastici del caso nei sette giorni precedenti l'inizio della sintomatologia.

Il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss Dolomiti curerà le attività di profilassi e di sorveglianza a favore dei contatti stretti residenti in provincia di Belluno mediante l'attivazione di un ambulatorio dedicato (ufficio igiene di Via Borgo Ruga, 30 a Feltre, operativo anche oggi 26 marzo 2024 dalle 9 alle 13, telefono 0439883414). La sede del Dipartimento di prevenzione di Belluno risponde al numero 0437514353.

Potranno accedere a tale ambulatorio, oltre alle persone specificamente convocate, i ragazzi che hanno condiviso i contesti sociali sopraindicati, con particolare riferimento alla festa in discoteca a Tonadico nella notte tra sabato 16 e domenica 17 marzo.

L'Ulss bellunese spiega anche che tramite la direzione prevenzione della Regione Veneto e il ministero della Salute sono state allertate le autorità sanitarie tedesche per la parte di competenza.