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Viale Berti Pichat, il velox è attivo. Orioli: "Autorizzato dal ministero"

Viale Berti Pichat, il velox è attivo. Orioli: "Autorizzato dal ministero"

Source: Il Resto del Carlino

Bologna, 4 maggio 2024 - I nuovi autovelox in viale Berti Pichat (uno per senso di marcia) hanno creato qualche malumore tra gli automobilisti. E c'è chi considera inutile piazzarli in prossimità dei semafori tra Porta San Donato e Porta Mascarella. L'assessora alla Nuova Mobilità Valentina Orioli, però, non si perde d'animo e difende i nuovi apparecchi per rilevare chi supera i 50 chilometri orari: "Le posizioni degli autovelox sono stabilite sulla base della quantità di incidenti riferita allo sviluppo stradale, sulla base di calcoli molto precisi e di considerazioni che vengono verificate insieme alla Prefettura, quindi sostanzialmente sono decisioni ponderate".

In effetti, tocca proprio alla Prefettura dare il via libera alla posizione del velox. Tant'è che Palazzo Caprara ha dato l'ok a cinque strade dove installare il pacchetto dei nuovi 'occhi', selezionando fra una quindicina di richieste. Non tocca, invece, alla Prefettura l'autorizzazione degli infovelox per rilevare i 30 all'ora. Tradotto: il prefetto autorizza le vie in cui installare gli apparecchi, ma non gli apparecchi stessi sui quali pende la famosa diatriba sui velox omologati e autorizzati, a seguito della famosa sentenza della Cassazione. Ed è proprio la decisione dell'alta corte che ha portato lo Snater, sigla degli agenti della polizia locale, a presentare un esposto ai ministeri dei Trasporti e dell'Interno.

Orioli, però, ribadisce la posizione dell'amministrazione, rispondendo ai rappresentanti dei vigili convinti che i nuovi dispositivi siano privi della prescritta omologazione: "Il ministero dei Trasporti ha sempre dichiarato l'equivalenza dell'autorizzazione all'omologazione, quindi, per quanto ci riguarda, i nostri velox sono autorizzati" Morale: "Finché il ministero non emanerà altri chiarimenti o provvedimenti, noi li riteniamo autorizzati", sintetizza l'assessora, riferendosi alla circolare del Mit del 2020.

Da quanto si apprende, gli uffici del ministero stanno approfondendo la questione anche perché l'incubo è che arrivi una valanga di ricorsi. Incubo che riguarda Bologna, certo, ma in generale tutta Italia.

L'assessora torna poi sugli automobilisti in coda in viale Berti Pichat che ieri non hanno lesinato critiche all'amministrazione "che vuole fare cassa".

"C'è chiaramente chi è contrario ai nuovi velox - dice l'assessora - ma non possiamo dimenticare che l'obiettivo di tutti questi strumenti, insieme ai provvedimenti generali sulla mobilità, è quello di mettere in sicurezza prioritariamente gli utenti più fragili della strada, cioè pedoni e ciclisti".

Del resto, secondo l'assessora, i nuovi dispositivi (in arrivo nei prossimi mesi nei viali Lenin, Cavina, Togliatti e Sabena) per non superare i 50 all'ora non sono una grande novità: "Bisogna mantenere velocità moderate. I velox sono soltanto sulle strade a 50 e servono a ricordare agli automobilisti che su quelle strade bisogna andare a quella velocità". Insomma, il richiamo a tutti è di rispettare i limiti: "50 dove ci sono i 50 e 30 dove ci sono i 30, perché abbiamo visto che con un abbassamento generalizzato delle velocità ci sono meno incidenti e meno conseguenze gravi".

Il mancato rispetto del limite dei 50 chilometri orari - ha ricordato nei giorni scorsi il Comune - prevede varie sanzioni da 42 euro (da uno a dieci chilometri orari oltre il limite dei 50) a 845 euro (dieci punti e sospensione della patente se si viaggia a più di 60 chilometri orari oltre il limite). E se la violazione è commessa tra le 22.01 e le 6.59 allora il valore della multa viene incrementato del 30%.