Elezioni Regionali: ipotizzate finora a fine novembre, potrebbero esserci già ad ottobre
Source: Reggionline - Quotidianionline - Telereggio - Trc - TRM
BOLOGNA - Anticipare le elezioni anticipate. Finora ipotizzate a fine novembre, le urne per scegliere il nuovo governatore e rinnovare l'Assemblea regionale potrebbero aprirsi già a fine ottobre: è su questa prospettiva che stanno ragionando centrosinistra e centrodestra, anche se certezze sul voto per Viale Aldo Moro arriveranno (probabilmente) solo dopo le elezioni dell'8 e 9 giugno.
La strada verso le urne a ottobre è emersa ieri durante le riunioni dell'Ufficio di presidenza e della capigruppo, dove è stata fornita la programmazione dei lavori dell'Assemblea legislativa fino a fine legislatura. Con la prospettiva di un'elezione di Bonaccini in Ue, a cui seguiranno le dimissioni da governatore a inizio luglio, sono solo due le sedute dell'Assemblea previste: l'11 giugno e il 23-24 giugno, quando si approverà la variazione di bilancio 2024. Qualunque proposta della giunta o dell'Assemblea rimasta nei cassetti dovrà trovare un posto in queste date, ha spiegato ieri a nome della giunta il sottosegretario Davide Baruffi.
Dopo le dimissioni di Bonaccini a luglio, la vicepresidente Irene Priolo sarà in carica solo per gestire gli affari ordinari. Una parentesi che tanto il centrosinistra che il centrodestra, seppur da prospettive diverse, puntano a evitare. Fratelli d'Italia, che scommette su un buon risultato alle Europee, è determinata a cavalcare l'onda lunga del voto di giugno. Il Pd invece, dopo che le verifiche degli uffici hanno escluso la possibilità di un voto nei primi mesi del 2025 (come previsto dalla norma regionale approvata un anno fa), sembra aver compreso la pericolosità elettorale di un "limbo" a gestione ordinaria. Senza contare che, per evitare il rischio dell'esercizio provvisorio, è bene che ci sia una nuova giunta a occuparsi del Bilancio 2025 in autunno.
Si profila così una finestra elettorale tra fine ottobre e i primi di novembre, anche in Viale Aldo Moro c'è chi avrebbe votato anche subito. "Noi avevamo detto che Bonaccini doveva dimettersi al momento dell'accettazione della candidatura all'Europarlamento. Oggi invece -- dice la capogruppo dei meloniani, Marta Evangelisti -- ci troviamo a fare i conti con la sua decisione a discapito dei cittadini emiliano-romagnoli". Sulla possibilità di votare già a ottobre FdI non ha dunque alcuna perplessità, sottolinea Evangelisti, visto che "noi volevamo votare già a giugno".
Tra un mese gli emiliano-romagnoli dovranno invece "accontentarsi" di votare alle Europee e alle Amministrative, in quest'ultimo caso però solo nei 226 Comuni che rinnoveranno sindaci e Consigli comunali. Sono 3,5 milioni gli elettori che saranno chiamati alle urne l'8 e il 9 giugno per eleggere 15 europarlamentari europei, circa 2 milioni quelli che voteranno anche alle Amministrative, con un eventuale ballottaggio possibile solo nei 35 Comuni con oltre 15 mila abitanti.