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Up to You, torna il festival organizzato dai giovani: "Vieni a teatro, mettiti scomd*" - Bergamonews

Up to You, torna il festival organizzato dai giovani: "Vieni a teatro, mettiti scomd*" - Bergamonews

Source: BergamoNews

Bergamo. A Bergamo e nei comuni di Brusaporto e Scanzorosciate si svolgerà, dal 21 al 26 maggio, la quinta edizione di Up to You, il festival di spettacolo dal vivo organizzato da ragazze e ragazzi under 30.

Un gruppo di giovani portano una riflessione sul contemporaneo, sulla possibilità di dialogo e sullo scontro tra generazioni, per creare comunità uscendo dalla comfort zone, con un'arte che mette in bilico le certezze. Sei giorni densi di appuntamenti: sei spettacoli, due flash mob e tanti incontri.

Il festival, diventato ormai appuntamento fisso nel calendario culturale di Bergamo e provincia, viene realizzato con una formula particolare di "direzione giovane": il team di ragazzi responsabile dell'organizzazione di Up to You è composto da 30 ragazze e ragazzi dai 18 ai 30 anni. La direzione artistica under 30 è poi guidata e accompagnata fin dalle prime fasi da Qui e Ora Residenza Teatrale, compagnia che opera nel territorio della bergamasca da molti anni.

"Up To You è un progetto formativo e un festival teatrale, che portano a Bergamo una programmazione innovativa e di qualità, dedicata alle nuove generazioni - commenta Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura del Comune di Bergamo -. La guida di Qui e Ora offre un percorso ampio e articolato, finalizzato alla completa realizzazione di un festival. Il gruppo di ragazzi e ragazze è protagonista in tutte le fasi del progetto, cresce a ogni edizione e sviluppa, oltre a competenze professionali, capacità di ascolto, apertura al dialogo e collaborazione".

"L'Assessorato alla Cultura supporta il progetto con lo strumento dell'Intesa Culturale, consegnandolo alla città come eredità di questo mandato e come esempio concreto dei valori che hanno guidato l'amministrazione comunale negli ultimi anni - prosegue -. La collaborazione con altri comuni della Provincia è un valore aggiunto, che porta nella direzione di una sempre maggiore valorizzazione della partecipazione dei giovani alla vita culturale, importante strumento e indicatore della crescita e del benessere di una comunità".

"L'idea è di coinvolgere maggiormente i giovani tramite il protagonismo giovanile per dare loro la responsabilità di ideazione e creazione, riguardo tutto ciò che si riferisce alla programmazione della logistica, del lavoro di rete, delle proposte, della comunicazione e della creatività di una direzione artistica - conclude l'assessora -. Il festival si è sviluppato creando una community di giovani under 30 e coinvolgendoli nell'idea di costruire questi spettacoli di teatro contemporaneo, coerentemente con lo spazio a disposizione, le risorse e il pubblico a cui è indirizzato".

"Brusaporto è felice e orgoglioso di ospitare, a distanza di due anni, un altro appuntamento con il teatro giovane, dinamico, fresco e professionale proposto da Up To You - dichiara Roberto Lo Monaco, assessore alla Cultura Comune di Brusaporto -. L'impegno del gruppo di ritrovarsi per progettare e promuovere un teatro di qualità, legato a tematiche sociali e pensato da e per i giovani, sintetizzano l'insieme delle politiche culturali e giovanili che l'Amministrazione ha cercato di portare sul proprio territorio in questi anni di mandato".

"Traspare la voglia di partecipazione e di coinvolgimento nella vita culturale di tutti i giorni, con un occhio di riguardo al proprio territorio e alle proprie storie - sottolinea -. É bello che un progetto come questo veda una rete di partecipanti molto estesa, che non si è solo fermata ai confini della città di Bergamo, ma ha voluto abbracciare le realtà più piccole come la nostra".

"Con piacere Scanzorosciate sostiene anche per il 2024 Up to You Festival che da anni incoraggia e promuove il protagonismo giovanile in ambito culturale - le parole di Angela Vitali, assessora alla Cultura Comune di Scanzorosciate -. Partecipazione, confronto, ascolto e condivisione sono solo alcuni degli ingredienti di questo progetto di Qui e Ora Residenza Teatrale che, dal 2019, coinvolge nell'organizzazione del festival sempre più giovani, desiderosi di scoprire e apprendere ciò che c'è dietro l'organizzazione di un evento di spettacolo dal vivo. Un'esperienza altamente formativa, che introduce i partecipanti nel mondo degli eventi culturali, avvicinandoli alle diverse professionalità e competenze necessarie a produrre un risultato di qualità, con un occhio attento anche al territorio nel quale si inseriscono, per valorizzarne le peculiarità".

"Up to You significa 'sta a te' - esordisce Davide Recalcati, direzione artistica partecipata under 30 Up To You -. Il nome del festival sottolinea la necessità di fare la propria parte per costruire il mondo che ci piace. Un'esortazione a partecipare attivamente alla vita della comunità che il gruppo di ragazzi e ragazze hanno raccolto con entusiasmo e che ora diventa anche un invito per il pubblico".

"Up to You è l'occasione per mettere in relazione generazioni diverse, per confrontarsi con giovani cittadini e cittadine per innovare la modalità di fruizione della cultura in città - prosegue -. L'idea che viene portata avanti è quella di imparare facendo, in un percorso di tutoraggio in cui gli spunti teorici, dati da chi fa questo lavoro da professionista da anni, vengono colti e fatti crescere nella pratica dal gruppo".

"Come Together è Un programma per ragionare su interculturalità, multiculturalità, razzismo, antirazzismo, decolonizzazione del linguaggio e dell'arte - spiega Silvia Baldini, direzione artistica Qui e Ora Residenza Teatrale -. Un gruppo in cui persone con diverse origini, culture e lingue madri possano confrontarsi e costruire racconto e visione sul mondo. L'edizione 2024 propone due percorsi: Rituals and Movement, un laboratorio di movimento a partire dai rituali religiosi, per aprire nuove prospettive di creatività, condotto dal danzatore libanese Bassam Abou Diab. RE.M. 2024 Redazione Multi lingue culture visioni linguaggi, un laboratorio per conoscersi lavorando insieme attraverso il corpo".

Inaugurazione prevista martedi 21 maggio, alle 21 al Centro Polivalente di Brusaporto, con lo spettacolo Mia mamma fa il notaio ma anche il risotto, di e con Francesco Capobianco, campione mondiale di poetry slam 2023, uno spettacolo che combinando i linguaggi della poesia performativa e del teatro canzone racconta una favola di formazione che si confronta con le paure e i desideri della generazione Z.

Si prosegue mercoledì 22 maggio alle 18.30 con l'opening a Bergamo città con i saluti dell'Assessora alla cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti e la presentazione del libro In giro per Festival guida nomade agli eventi culturali di Giulia Alonzo e Oliviero Ponte Di Pino, edito da Altreconomia. Alle 21 all'Auditorium di Piazza Libertà andrà in scena Taca Tè uno spettacolo di Sanpapiè con la coreografia di Lara Guidetti. Taca tè, che in dialetto emiliano significa "inizia tu", racconta un incontro tra due generazioni distanti: due corpi anagraficamente lontani che convergono nel presente della danza. A seguire incontro con la compagnia.

Giovedì 23 maggio alle 18.30 si approfondirà il tema del poetry slam con Filippo Capobianco e Paolo Agrati, entrambi fuoriclasse, ma di due generazioni a confronto. Alle 21 la terza giornata di festival prosegue presso l'Auditorium di Piazza Libertà con Concerto fetido su quattro zampe di e con Alice e Davide Sinigaglia. Uno spettacolo teso tra due poli: un rap dimenticato degli anni 2000 e un pamphlet filosofico, per interrogarsi su chi siamo quando siamo nudi come bestie e per irridere un'epoca di pose vuote, di ideali ipocriti, di risposte insignificanti a domande inutili.

Venerdì 24 maggio (con partenza alle 17 da Largo Gavazzeni a Bergamo, replicato domenica 26 maggio) il flashmob Ballo ballo ballo a cura di Lara Guidetti - Sanpapié e Qui e Ora è la rappresentazione simbolica di quell'unione di generazioni di cui è composto il festival: parteciperanno infatti da una parte la Direzione Artistica Partecipata Under30 di Up To You dall'altra Maledonne, Laboratorio Over.

Alle 21 presso l'Auditorium andrà in scena Davidson, tratto da II Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini, una produzione di Balletto Civile con la coreografia di Michela Lucenti. II cuore del lavoro è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l'altro da sé. Uno scritto breve e intenso, con una forte valenza politica e non solo poetica.

La giornata di sabato 25 maggio inizia alle 15.30 al Bikefellas a Bergamo con Pratiche di partecipazione a confronto. Alle 20.30 presso INK CLUB torna ad Up To You La scelta, progetto di Roger Bernat con la produzione e curatela Qui e Ora. Lo spettacolo, dopo un intenso anno di tournée internazionale, viene presentato a Bergamo per riflettere sul senso della partecipazione e del protagonismo culturale delle nuove generazioni. Uno spettacolo in cui il pubblico viene chiamato a sperimentare i meccanismi di lavoro di una direzione artistica: visionare, discutere, operare la scelta. La sfida lanciata al pubblico è prendere il posto della direzione artistica del teatro per affrontare il difficile compito di scegliere uno spettacolo.

A seguire a cura di INK CLUB alle 22 concerto live di Branco nel blu e alle ore 24 UBOA -Hardcore Party.

Domenica 26 maggio il festival si chiude al Teatro di Scanzorosciate con Sei la fine del mondo (letteralmente) di Annachiara Vispi. Uno spettacolo multidisciplinare che unisce parola, corpo e video per raccontare il pensiero ecofemminista, secondo il quale esiste una correlazione tra il degrado della natura e la subordinazione delle donne. Un po' performance art, un po' satira, questo progetto vuole investigare le strutture che gli esseri umani hanno creato, e provare a immaginarne altre.

"Vieni a teatro, mettiti scomoda, scomodo, scomod*" è il claim scelto per questa quinta edizione. I giovani e le giovani, che si trovano a crescere in un presente sempre più incerto e precario, si pongono l'obiettivo di coinvolgere attivamente, provocando e interrogando il mondo di oggi. Gli spettacoli in cartellone denotano la volontà di ripensare gerarchie, confini e relazioni per rispondere con urgenza alle crisi del nostro tempo.