Occupazione, danni al liceo chi rompe paga
Source: Il Resto del Carlino
Bologna, 16 maggio 2024 - Cinque studenti del Liceo Fermi sono stati sospesi dalle lezioni per aver organizzato l'occupazione dell'istituto con conseguenti danni alle strutture. Li hanno indicati come leader della protesta. Ma è giusto che ne paghino le conseguenze solo loro? Non credo che da soli abbiano causato i danneggiamenti che sono stati rilevati. Inoltre bisogna tenere il giusto equilibrio anche nelle punizioni per non inibire del tutto ai ragazzi il senso della critica e della protesta che, certo, non devono sfociare nella violenza.
Partiamo dai fatti concreti. Il presidente del Liceo Fermi ha stimato la conta dei danni in circa 20 mila euro. Non è poco. Sono state rovinate attrezzature informatiche, danneggiate suppellettili, imbrattati i muri e ci sono stati anche dei furti. Non si tratta di legittima protesta, ma di illegalità e violenza che vanno punite nella giusta misura. Il capo dipartimento del Ministro della pubblica istruzione, Carmela Palumbo, in febbraio ha emanato una direttiva che parla chiaro: "L'occupazione espone gli studenti a possibili reati, anche legati al danneggiamento di beni pubblici, che le scuole sono tenute a denunciare. Occorre valutare l'applicazione delle misure disciplinari previste dal Regolamento di ciascun istituto ed è necessario stimare la portata dei danni degli eventuali atti vandalici, considerando che troppo spesso se ne fa carico l'intera collettività e non gli autori. Dovranno essere poste a carico degli studenti responsabili le spese per le pulizie straordinarie e per il ripristino di arredi, pc e ogni altra attrezzatura di proprietà della scuola". Il quintetto dei leader era stato avvisato delle possibili conseguenze per chi è responsabile dell'organizzazione. Ma la richiesta di risarcimento danni coinvolgerà anche gli altri presenti all'occupazione che non sono stati sospesi dalla scuola. Vale sempre l'antico motto, chi rompe paga.