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Dai primi trattati agli Skiantos, l'arte del gelato sotto le Torri

Dai primi trattati agli Skiantos, l'arte del gelato sotto le Torri

Source: Il Resto del Carlino

Bologna, 22 maggio 2024 - Bologna e il gelato, una passione che affonda le radici nel magnifico Novecento. E un primato di qualità, nel gelato artigianale, che la rende tra le città più eccellenti d'Italia. Ma c'è un motivo per tutto questo? Pare proprio di sì e lo racconta oggi il podcast il Resto di Bologna: dal primo trattato sull'arte del gelato datato 1911 e fino al marketing territoriale, passando per la musica degli Skiantos. L'idea di una narrazione è nata dopo il podcast sulle panierine Passerini, che hanno scatenato in una ascoltatrice, bellissime memorie di tempi passati, in quegli anni Cinquanta che facevano sperare in un futuro spensierato, dopo la guerra.

Lei viveva a Villa Prati, dalle parti di via del Chiù e via Agucchi, e ricorda il carretto a forma di cigno che passava vendendo waferini e gelato al costo di 20 lire. Ma anche le focacce con la panna di Pino. Nel 1911 fu scritto il primo libro di gelateria moderna da Enrico Giuseppe Grifoni, dopo aver chiuso la gelateria in via San Vitale, dove aveva per cliente anche Giosuè Carducci, Grifoni dà alle stampe il volume ricordato come l'Artusi del gelato: Trattato di gelateria. Manuale per la fabbricazione dei gelati e relative conserve. Poi sono arrivate le macchine Cattabriga, le Carpigiani, le panierine, e via così.