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Civezzano, terra di Trentodoc: quasi pronta l'azienda agricola e vigneto della famiglia Walch

Civezzano, terra di Trentodoc: quasi pronta l'azienda agricola e vigneto della famiglia Walch

Source: l'Adige.it

CIVEZZANO. Bisognerà attendere l'autunno dell'anno prossimo per vederla completata, ma intanto dal marzo scorso proseguono a ritmi serrati i lavori per la realizzazione sul territorio comunale di Civezzano, tra le frazioni di Torchio e Seregnano, di una cantina vitivinicola di ultima generazione.

Il cantiere è ben visibile poche centinaia di metri dopo l'abitato di Torchio, sulla sinistra a salire lungo la strada provinciale 71 "Fersina-Avisio" . Un investimento molto corposo, economico in primis, ma anche sul territorio, che segna l'approdo in Trentino (peraltro già iniziato nel 2016) dell'azienda "Elena Walch" di Termeno, uno dei marchi più blasonati nel panorama di altissimo livello della produzione vinicola altoatesina.

In realtà, come viene comunicato dall'azienda, questo progetto "viaggia per conto proprio e non è direttamente collegabile all'azienda Elena Walch". Più correttamente, infatti, la società coinvolta nell'operazione trentina è la "Chateau et Noblesse", società agricola a responsabilità limitata con sede a Termeno e capitale sociale di 3,8 milioni di euro, che però fa capo al 100% alla "W. Walch spa", la finanziaria della famiglia Walch, il cui cda presieduto da Werner Walch, vede nel ruolo di consiglieri Leni Schenk, Julia Walch e Karolina Walch.

Proprio quest'ultima, contattata dal l'Adige, pur mantenendo un comprensibile riserbo sui dettagli dell'operazione, ha gentilmente accettato di fornire alcune informazioni per inquadrare l'importante investimento in atto. "Agli inizi del 2016, quasi per caso - spiega Karolina Walch - siamo venuti a conoscenza di questo fondo: vigneto di 10 ettari, tenuto male, solo in parte vitato, con parte boschiva di alcuni ettari e con casa colonica in cattivo stato, ma in una zona ben esposta al sole e al vento nel Comune di Civezzano su un'altezza ideale che parte dai 550 mslm fino ad arrivare ai 600mslm".

Fatte tutte le valutazioni economiche e tecniche del caso, nell'ottobre dello stesso anno la società ha perfezionato l'acquisto, procedendo con estirpi e reimpianti negli anni successivi. L'obiettivo di "Chateau et Noblesse" è quello di entrare nel mercato delle "bollicine" potendosi fregiare del prestigioso marchio "Trentodoc" , dopo Franciacorta il top assoluto in Italia per quanto concerne la produzione spumantistica.

"Crediamo nel Trentodoc e siamo convinti che questo sia il posto ideale per produrre un Trentodoc scrupolosamente high class - conferma Karolina Walch -. Un appezzamento a pergola di Chardonnay di lunga data era già presente ed i reimpianti sono rivolti a Chardonnay e Pinot nero, lasciando però maggior spazio allo Chardonnay".

Per i curiosi di come sarà la cantina per la spumantizzazione in costruzione, occorrerà attendere l'autunno del prossimo anno, quando è prevista la fine dei lavori, anche se qualche indizio è stato fornito: "Il progetto che si sviluppa maggiormente sotto terra, si inserisce perfettamente nel terreno circostante sposando il concetto di sostenibilità che ci sta molto a cuore - fa sapere Walch -. La parte fuori terra di spiccata modernità, così come anche la cantina sotterranea, è una forma sinuosa ed è riservata al degustatore e visitatore".

A firmare il progetto della cantina con annesso spaccio vendita, è stato l'architetto David Stuflesser di Ortisei, già "padre" nel 2015 della nuova cantina di fermentazione "Elena Walch" di Termeno.